Le asseverazioni, relative a interventi che ricadono nel perimetro del superbonus, possono essere corrette o annullate anche se sono state già trasmesse all’Enea. È questo il principio illustrato da Elena Allegrini, ricercatrice dell’Enea, nel corso di un webinar che ha affrontato proprio la questione della correzione di errori commessi in questi documenti. I tecnici dovranno tenerlo presente nel costruire le procedure di cui si occupano.
Può accadere difatti che alcuni dati inseriti nei documenti siano sbagliati. Bisogna, a questo proposito, considerare che le informazioni più delicate sono quelle inserite all’inizio della pratica (come i dati identificativi dell’edificio e la data inizio lavori): non possono essere modificate senza annullare la procedura. Inoltre, bisogna considerare che queste indicazioni valgono rispetto al portale Enea, ma non per eventuali comunicazioni effettuate alle Entrate, ad esempio per la cessione dei crediti. Si tratta ad esempio del caso di un codice fiscale errato o di dati catastali sbagliati all’interno dell’asseverazione, già chiusa, relativa al primo Sal del 30%.
In questa situazione, sarà possibile annullare il protocollo dell’asseverazione presentata e modificare i dati all’interno di una nuova asseverazione. Importante, però, non avviare la creazione dell’asseverazione per il Sal successivo: a quel punto sarà impossibile annullare quella precedente.
Passando all’ipotesi di chi abbia protocollato un Sal al 30% ma, poi, abbia fatto delle modifiche agli interventi previsti, ebbene all’interno del Sal del 60% sarà possibile indicare l’esistenza di varianti in corso d’opera e sarà possibile caricare un nuovo Ape che tenga conto delle modifiche che sono subentrate.
Il caso più delicato resta quello delle informazioni inserite al momento dell’avvio dell’asseverazione: si tratta, come detto prima, di dati che non possono essere modificati nei Sal successivi. Se il Sal è ancora in lavorazione e non è stato protocollato, sarà possibile cancellarlo. L’operazione di annullamento è possibile anche se è stato protocollato il primo Sal, ma non i successivi. A quel punto si compilerà un nuovo Sal, specificando nelle note il motivo dell’annullamento.