A partire dal primo maggio scorso la circolazione dei bonus edilizi sconta un regime più restrittivo rispetto ai mesi precedenti e preordinato a rendere i crediti più facilmente tracciabili: le rate che li compongono difatti non possono essere oggetto di cessione parziale ed al momento della prima comunicazione divengono assegnatarie di un codice identificativo univoco. Si tratta di un bollino che contiene il numero di protocollo (17 caratteri), un numero progressivo della comunicazione di opzione (sei caratteri) ed un ulteriore progressivo di sei caratteri che consente di distinguere, nella singola comunicazione, le diverse rate e i titolari originari della detrazione.

Al fine di utilizzare il codice identificativo univoco a fini ispettivi i tecnici della Gdf hanno potenziato Prisma (acronimo che sta per «Portale riscossioni monitoraggi e applicazioni»), l’applicativo antifrodi varato alla fine del 2021 utilizzato appunto per la consultazione digitale dei crediti di imposta di cui sono titolari i contribuenti e delle relative operazioni di cessione.

Ai riscontri preventivi effettuati dall'Agenzia delle Entrate - articolati lungo una direttrice che contempla tre fasi: coerenza della comunicazione, verifica in base agli indicatori di rischio ed eventuale sospensione, verifica approfondita sulle pratiche sospese - fanno seguito difatti le attività di verifica della Guardia di Finanza, aventi ad oggetto per l'appunto la corretta circolazione dei bonus edilizi.

All’interno del software è stata quindi inserita una nuova funzionalità, chiamata «Cessione crediti con tracking», utilizzando la quale è possibile analizzare le cessioni dei crediti dotate di identificativo, monitorando ad esempio il percorso effettuato dalle singole rate. È possibile inoltre inserire il codice fiscale di un soggetto e il periodo che si vuole analizzare, ottenendo informazioni specifiche sul percorso dei bonus ceduti.

Come avviene per un pacco postale difatti, i diversi passaggi lasciano adesso tracce che vengono registrate in tempo reale e che, a valle, è possibile ricostruire in modo rapido. Un’innovazione che consente di sfruttare a pieno le potenzialità della dorsale informatica delle Fiamme gialle, con la possibilità di incroci con le altre informazioni disponibili, per concentrare attenzioni ed energie sulle situazioni che possono presentare un maggior rischio di frode e di evasione.