Ammontano alla cifra monstre di oltre 12 milioni le comunicazioni di cessione dei bonus edilizi che saranno "filtrate" (ossia sottoposte ad operazione di pre-verifica) dall'Agenzia delle Entrate dei circa 17,8 milioni di comunicazioni presentate. Sul fronte degli importi ammontano a circa 146 miliardi di Euro i crediti ceduti sulla piattaforma dell'Ade, dei quali circa 23 miliardi di Euro sono già stati utilizzati in compensazione con altre imposte e contributi. Resta uno stock di circa 123 miiardi di Euro per il quale l'Agenzia non ha contezza di quale sia la percentuale di incaglio (essendo il dato riferito alla comunicazione di cessione). La cifra dei 12 mln rappresenta il 70% delle comunicazioni inviate alla piattaforma sui crediti fiscali gestita dall'Agenzia delle entrate e che sarà oggetto di controllo preventivo con contestuale possibile sospensione della cessione. L'Agenzia guidata da Ernesto M. Ruffini per il 2023, ha preso difatti l'impegno, riportato nella convenzione con il ministero dell'economia, di scrutare il 70% delle comunicazioni di cessioni per garantire il rispetto del parametro di analisi rischio. Sempre fronte agenzia questa attività di prevenzione dovrebbe consentire di recuperare un miliardo circa nel 2023 e 3,6 mld nel triennio. Alle comunicazioni saranno applicati 8 dei 10 indicatori di rischi predisposti per il contrasto alle frodi. Al momento le frodi contestate sui bonus edilizi dal lavoro di sinergia di Gdf e Agenzia è arrivata alla quota di 12,8 miliardi di Euro comprendendo sia i sequestri sia i blocchi preventivi in attesa di verifiche documentali.