Il c.d. "bonus mobili" spetta per l’acquisto (ancorché effettuato all’estero) dei seguenti beni:
- mobili: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, divani, poltrone, credenze, comodini, materassi, apparecchi di illuminazione;
- grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori.
Il bonus spetta a condizione che gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto (per gli acquisti effettuati ad esempio nel 2023, il bonus mobili spetta con interventi di ristrutturazione iniziati a partire dal 1° gennaio 2022). La detrazione compete anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio, oppure quando i mobili e i grandi elettrodomestici sono destinati ad arredare l’immobile ma l’intervento cui è collegato l’acquisto viene effettuato su una pertinenza dell’immobile stesso, anche se accatastata autonomamente.
Per fruire della detrazione, il pagamento degli acquisti di mobili o di grandi elettrodomestici possono essere eseguiti mediante:
- bonifici bancari o postali: in questo caso, non è necessario utilizzare il modello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste SPA per le spese di ristrutturazione edilizia;
- carte di credito o carte di debito.
Non è consentito, invece, assolvere il pagamento con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.
La detrazione è pari al 50% delle spese sostenute nei seguenti limiti di spesa detraibile:
- Euro 8.000: per l’anno 2023 (se gli interventi di recupero del patrimonio edilizio sono stati effettuati nel 2022, o sono iniziati nel 2022 e proseguiti nel 2023, il limite di spesa deve essere considerato al netto delle spese sostenute nel 2022);
- Euro 5.000: per l'anno 2024 (se gli interventi di recupero del patrimonio edilizio sono stati effettuati nel 2023, o sono iniziati nel 2023 e proseguiti nel 2024, il limite di spesa deve essere considerato al netto delle spese sostenute nel 2023).
Il sostenimento delle spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici può essere antecedente al pagamento delle spese per la ristrutturazione dell’immobile, a condizione che i lavori siano stati già avviati. La data di inizio lavori (ad esempio, data SCIA) deve essere, quindi, anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, ma non è necessario che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’abitazione. Se l’acquisto dei mobili e grandi elettrodomestici è destinato ad un unico immobile facente parte di un edificio interamente ristrutturato da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, per data di “inizio lavori” si intende la data di acquisto o di assegnazione dell’immobile.
Il limite di spesa è riferito alla singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o alla parte comune dell’edificio oggetto dei lavori edilizi, prescindendo dal numero dei contribuenti che partecipano alla spesa. Al contribuente che esegue gli interventi su più unità immobiliari il bonus mobili è quindi riconosciuto più volte. Nel caso di interventi di recupero edilizio che comportino l’accorpamento di più unità abitative o la suddivisione in più immobili di un’unica unità abitativa, per l’individuazione del limite di spesa per l’acquisto dei mobili e grandi elettrodomestici, devono essere considerate le unità immobiliari censite in Catasto all’inizio degli interventi edilizi e non quelle risultanti alla fine dei lavori.
Nell’importo delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici possono essere considerate anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati, sempreché le spese stesse siano state sostenute con le modalità di pagamento previste.
Il bonus è fruibile sotto forma di detrazione d’imposta, in dichiarazione dei redditi, e va ripartita in 10 quote annuali costanti tra gli aventi diritto.La detrazione non utilizzata in tutto o in parte non si trasferisce né in caso di decesso del contribuente né in caso di cessione dell’immobile oggetto di intervento di recupero edilizio.
Nel caso di acquisto di elettrodomestici (forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga e lavatrici) per i quali si fruisce del bonus mobili, è necessario inviare all’ENEA i dati relativi alla classe energetica e alla potenza elettrica assorbita. La comunicazione deve essere effettuata entro 90 giorni dalla la data del bonifico o di altro documento di acquisto ammesso (la mancata o tardiva trasmissione delle predette informazioni non pregiudica comunque la fruibilità del beneficio - s.v. Agenzia delle Entrate, risoluzione n. 46/E/2019).
- grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori.
Il bonus spetta a condizione che gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto (per gli acquisti effettuati ad esempio nel 2023, il bonus mobili spetta con interventi di ristrutturazione iniziati a partire dal 1° gennaio 2022). La detrazione compete anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio, oppure quando i mobili e i grandi elettrodomestici sono destinati ad arredare l’immobile ma l’intervento cui è collegato l’acquisto viene effettuato su una pertinenza dell’immobile stesso, anche se accatastata autonomamente.
Per fruire della detrazione, il pagamento degli acquisti di mobili o di grandi elettrodomestici possono essere eseguiti mediante:
- bonifici bancari o postali: in questo caso, non è necessario utilizzare il modello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste SPA per le spese di ristrutturazione edilizia;
- carte di credito o carte di debito.
Non è consentito, invece, assolvere il pagamento con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.
La detrazione è pari al 50% delle spese sostenute nei seguenti limiti di spesa detraibile:
- Euro 8.000: per l’anno 2023 (se gli interventi di recupero del patrimonio edilizio sono stati effettuati nel 2022, o sono iniziati nel 2022 e proseguiti nel 2023, il limite di spesa deve essere considerato al netto delle spese sostenute nel 2022);
- Euro 5.000: per l'anno 2024 (se gli interventi di recupero del patrimonio edilizio sono stati effettuati nel 2023, o sono iniziati nel 2023 e proseguiti nel 2024, il limite di spesa deve essere considerato al netto delle spese sostenute nel 2023).
Il sostenimento delle spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici può essere antecedente al pagamento delle spese per la ristrutturazione dell’immobile, a condizione che i lavori siano stati già avviati. La data di inizio lavori (ad esempio, data SCIA) deve essere, quindi, anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, ma non è necessario che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’abitazione. Se l’acquisto dei mobili e grandi elettrodomestici è destinato ad un unico immobile facente parte di un edificio interamente ristrutturato da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, per data di “inizio lavori” si intende la data di acquisto o di assegnazione dell’immobile.
Il limite di spesa è riferito alla singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o alla parte comune dell’edificio oggetto dei lavori edilizi, prescindendo dal numero dei contribuenti che partecipano alla spesa. Al contribuente che esegue gli interventi su più unità immobiliari il bonus mobili è quindi riconosciuto più volte. Nel caso di interventi di recupero edilizio che comportino l’accorpamento di più unità abitative o la suddivisione in più immobili di un’unica unità abitativa, per l’individuazione del limite di spesa per l’acquisto dei mobili e grandi elettrodomestici, devono essere considerate le unità immobiliari censite in Catasto all’inizio degli interventi edilizi e non quelle risultanti alla fine dei lavori.
Nell’importo delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici possono essere considerate anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati, sempreché le spese stesse siano state sostenute con le modalità di pagamento previste.
Il bonus è fruibile sotto forma di detrazione d’imposta, in dichiarazione dei redditi, e va ripartita in 10 quote annuali costanti tra gli aventi diritto.La detrazione non utilizzata in tutto o in parte non si trasferisce né in caso di decesso del contribuente né in caso di cessione dell’immobile oggetto di intervento di recupero edilizio.
Nel caso di acquisto di elettrodomestici (forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga e lavatrici) per i quali si fruisce del bonus mobili, è necessario inviare all’ENEA i dati relativi alla classe energetica e alla potenza elettrica assorbita. La comunicazione deve essere effettuata entro 90 giorni dalla la data del bonifico o di altro documento di acquisto ammesso (la mancata o tardiva trasmissione delle predette informazioni non pregiudica comunque la fruibilità del beneficio - s.v. Agenzia delle Entrate, risoluzione n. 46/E/2019).