ll "Bonus Colonnine" è un incentivo fiscale messo in campo dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con il Dpcm del 4 agosto 2022 che sostiene l'acquisto e l'installazione di infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici attraverso la concessione di un contributo a fondo perdito erogato dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e gestito da Invitalia. Lo scorso 10 ottobre 2023 il MASE ha pubblicato due decreti che stabiliscono modalità e termini di presentazione delle domande per imprese e professionisti.
Risorse disponibili
Le risorse disponibili per il bonus sono pari a 87,5 milioni: 70 milioni serviranno a sostenere le imprese per l’acquisto di infrastrutture di ricarica dal valore complessivo inferiore ai 375 mila euro, mentre 8,75 milioni sono stanziati per investimenti che hanno un valore superiore a questa soglia. I restanti 8,75 milioni sono invece riservati ai professionisti.
Beneficiari
L'agevolazione in esame è rivolta a:
1) imprese di qualunque dimensione, operanti in tutti i settori e su tutto il territorio italiano, in possesso dei seguenti requisiti:
- hanno sede sul territorio italiano;
- risultano attive e iscritte al Registro delle imprese;
- non sono in situazione di difficoltà, così come definita dal regolamento di esenzione;
- sono iscritte presso INPS o INAIL e hanno una posizione contributiva regolare, così come risultante dal documento unico di regolarità contributiva (DURC);
- sono in regola con gli adempimenti fiscali;
- non sono sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente;
- non hanno beneficiato di un importo complessivo di aiuti de minimis che, unitamente all'importo delle agevolazioni concesse a valere sulla presente misura, determini il superamento dei massimali previsti dal regolamento de minimis;
- non hanno ricevuto né richiesto, per le spese oggetto del contributo previsto dalla presente misura, alcun altro contributo pubblico;
- non sono destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell'articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231;
- non hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara l'aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune;
- sono in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni.
2) professionisti in possesso dei seguenti requisiti:
- presentano un volume d'affari, nell'ultima dichiarazione IVA trasmessa all'Agenzia delle Entrate, non inferiore al valore della infrastruttura di ricarica per la quale è richiesto il contributo previsto dalla presente misura. Per i professionisti che applicano il regime forfettario, il valore dell'infrastruttura di ricarica non può essere superiore a 20.000 euro;
- non hanno ricevuto né successivamente hanno rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti dichiarati illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
- sono in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni;
- sono in regola con il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali;
- sono in regola con gli adempimenti fiscali;
- non hanno ricevuto né richiesto, per le spese oggetto del contributo previsto dal presente decreto, alcun altro contributo pubblico.
Misura dell'agevolazione
Il contributo, nel limite della dotazione disponibile, sarà pari al 40% (quaranta-percento) delle spese ammissibili e sarà concesso nell'ambito del massimale de minimis previsto per il settore di riferimento (Regolamento UE N. 1407/2013; Regolamento UE N. 1408/2013; Regolamento UE N. 717/2014). Esso non saraà cumulabile con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubbliche concesse per le stesse spese. Ciascun soggetto beneficiario potrà presentare una sola domanda di contributo.
Modalità di presentazione delle domande
Per gli interventi sotto la soglia dei 375 mila euro e per le richieste dei professionisti sarà possibile procedere con la compilazione della domanda telematica nell’apposita sezione del sito di Invitalia, che gestisce la misura per conto del Ministero. L’istanza potrà essere preparata a partire dalle ore 10 del 26 ottobre 2023, mentre l’invio finale della domanda sarà possibile dal 10 novembre.
Per gli interventi relativi a progetti oltre i 375 mila euro, le imprese potranno inviare la domanda di accesso al contributo esclusivamente tramite posta elettronica certificata (Pec) all’indirizzo CRE1@postacert.invitalia.it dalle 10 del 26 ottobre 2023.
La chiusura dei termini di presentazione delle istanze è, in tutti i casi, fissata alle 17 del 30 novembre 2023. Invitalia mette a disposizione un numero verde gratuito 800 77 53 97 e una scheda contatto online nell’area riservata sul sito www.invitalia.it.
Le risorse disponibili per il bonus sono pari a 87,5 milioni: 70 milioni serviranno a sostenere le imprese per l’acquisto di infrastrutture di ricarica dal valore complessivo inferiore ai 375 mila euro, mentre 8,75 milioni sono stanziati per investimenti che hanno un valore superiore a questa soglia. I restanti 8,75 milioni sono invece riservati ai professionisti.
Beneficiari
L'agevolazione in esame è rivolta a:
1) imprese di qualunque dimensione, operanti in tutti i settori e su tutto il territorio italiano, in possesso dei seguenti requisiti:
- hanno sede sul territorio italiano;
- risultano attive e iscritte al Registro delle imprese;
- non sono in situazione di difficoltà, così come definita dal regolamento di esenzione;
- sono iscritte presso INPS o INAIL e hanno una posizione contributiva regolare, così come risultante dal documento unico di regolarità contributiva (DURC);
- sono in regola con gli adempimenti fiscali;
- non sono sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente;
- non hanno beneficiato di un importo complessivo di aiuti de minimis che, unitamente all'importo delle agevolazioni concesse a valere sulla presente misura, determini il superamento dei massimali previsti dal regolamento de minimis;
- non hanno ricevuto né richiesto, per le spese oggetto del contributo previsto dalla presente misura, alcun altro contributo pubblico;
- non sono destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell'articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231;
- non hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara l'aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune;
- sono in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni.
2) professionisti in possesso dei seguenti requisiti:
- presentano un volume d'affari, nell'ultima dichiarazione IVA trasmessa all'Agenzia delle Entrate, non inferiore al valore della infrastruttura di ricarica per la quale è richiesto il contributo previsto dalla presente misura. Per i professionisti che applicano il regime forfettario, il valore dell'infrastruttura di ricarica non può essere superiore a 20.000 euro;
- non hanno ricevuto né successivamente hanno rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti dichiarati illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
- sono in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni;
- sono in regola con il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali;
- sono in regola con gli adempimenti fiscali;
- non hanno ricevuto né richiesto, per le spese oggetto del contributo previsto dal presente decreto, alcun altro contributo pubblico.
Misura dell'agevolazione
Il contributo, nel limite della dotazione disponibile, sarà pari al 40% (quaranta-percento) delle spese ammissibili e sarà concesso nell'ambito del massimale de minimis previsto per il settore di riferimento (Regolamento UE N. 1407/2013; Regolamento UE N. 1408/2013; Regolamento UE N. 717/2014). Esso non saraà cumulabile con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubbliche concesse per le stesse spese. Ciascun soggetto beneficiario potrà presentare una sola domanda di contributo.
Modalità di presentazione delle domande
Per gli interventi sotto la soglia dei 375 mila euro e per le richieste dei professionisti sarà possibile procedere con la compilazione della domanda telematica nell’apposita sezione del sito di Invitalia, che gestisce la misura per conto del Ministero. L’istanza potrà essere preparata a partire dalle ore 10 del 26 ottobre 2023, mentre l’invio finale della domanda sarà possibile dal 10 novembre.
Per gli interventi relativi a progetti oltre i 375 mila euro, le imprese potranno inviare la domanda di accesso al contributo esclusivamente tramite posta elettronica certificata (Pec) all’indirizzo CRE1@postacert.invitalia.it dalle 10 del 26 ottobre 2023.
La chiusura dei termini di presentazione delle istanze è, in tutti i casi, fissata alle 17 del 30 novembre 2023. Invitalia mette a disposizione un numero verde gratuito 800 77 53 97 e una scheda contatto online nell’area riservata sul sito www.invitalia.it.