Dando seguito all'annuncio di inizio agosto e confermando le indiscrezioni susseguitesi nelle ultime settimane Poste Italiane Spa ha finalmente riattivato, a partire dalla mattinata di ieri, il servizio di acquisto dei crediti d'imposta. Come ben evidenziato nella guida messa a disposizione dalla Società di Viale Europa, le caratteristiche del nuovo servizio, accessibile esclusivamente attraverso una procedura on line disponibile per i soli titolari di un conto corrente BancoPosta e per la quale occorre essere in possesso di credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), ricalcano solo parzialmente quelle vigenti lo scorso 7 novembre (data di sospensione del precedente servizio). Le modifiche più rilevanti riguardano difatti, succintamente: l'ammontare del prezzo/controvalore riconosciuto, l'importo massimo del credito cedibile, la tipologia di documentazione richiesta e la collocazione temporale delle fasi di realizzazione dell'intera procedura di cessione a partire dalla sottoscrizione della "proposta di cessione" fino a giungere alla "trasmissione della comunicazione di cessione" (possibile solo dopo l'avvenuta verifica con esito positivo dei controlli soggettivi e documentali), all'accettazione del credito ed all'accredito del prezzo sul conto corrente BancoPosta. Si propone di seguito un quadro sinottico riportante le caratteristiche principali del nuovo servizio.

CHI PUO' PROPORRE LA CESSIONE DEL CREDITO
Soggetti Persone Fisiche che, a seguito del sostenimento dei relativi oneri (anche riguardanti interventi su parti comuni di edifici condominiali), abbiano maturato il diritto alla detrazione d’imposta e che intendano cedere il corrispondente credito d’imposta in maniera diretta (c.d. primecessioni). Poste Italiane al momento non acquista pertanto alcun credito d’imposta che sia stato oggetto di precedente trasferimento, inclusi i crediti d’imposta maturati a seguito di sconto in fattura.

CREDITI CEDIBILI (PER PERIODO DI MATURAZIONE)
crediti maturati a fronte di spese sostenute nell'anno 2023 o rate residue di spese sostenute negli anni precedenti (Poste Italiane si riserva, in ogni caso, di interrompere l’acquisto di quote relative all’anno in corso, anticipatamente rispetto al termine ultimo fissato da Agenzia delle Entrate per l’esercizio dell’opzione di cessione ovvero, di norma, il 16 marzo di ogni anno).

CREDITI CEDIBILI (PER TIPOLOGIA)
- Superbonus 110%, ai sensi dell’art.119 del Decreto Rilancio (DL n. 34/2020 e s.m.i.), ripartito in 4 quote annuali;
- Ecobonus ordinario (efficienza energetica e installazione di impianti fotovoltaici), ai sensi dell’art. 14 del DL n. 63/2013 e dell’art.16-bis, comma 1, lettera h) del Tuir, ripartito in 10 quote annuali;
- Sismabonus ordinario (misure antisismiche), ai sensi dell’art. 16, commi da 1-bis a 1-septies del DL n. 63/2013, ripartito in 5 quote annuali;
- Ristrutturazione (recupero patrimonio edilizio) 50%, ai sensi dell’art. 16-bis, comma 1, lettere a) e b), del Tuir, ripartito in 10 quote annuali;
- Recupero o restauro facciate, ai sensi art. 1, comma 219 e 220, dellaL. n. 160/2019, ripartito in 10 quote annuali, cedibile solo per le rate residue a partire dal 2024 in poi;
- Installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, ai sensi dell’art. 16-ter del DL n. 63/2013, ripartito in 10 quote annuali;
- Eliminazione delle barriere architettoniche 75%, ai sensi dell’art. 119-ter del Decreto Rilancio, ripartito in 5 quote annuali.

PREZZI DI ACQUISTO
L’importo liquidato per la cessione di crediti d’imposta con recupero, rispettivamente, in quattro, cinque e dieci anni (con cessione di tutte le annualità) è pari a:
94 Euro per ogni 110 euro di credito d’imposta acquistato da Poste Italiane per gli interventi relativi al Superbonus con recupero in 4 anni (pari all'85,5% del valore nominale del credito d’imposta maturato).
84,5 Euro per ogni 100 euro di credito d’imposta acquistato da Poste Italiane per gli interventi diversi da quelli qualificanti per il Superbonus con recupero in 5 anni (pari all'84,5% del valore nominale del credito d’imposta maturato).
70 Euro per ogni 100 euro di credito d’imposta acquistato da Poste Italiane per gli interventi diversi da quelli qualificanti per il Superbonus con recupero in 10 anni (pari al 70% del valore nominale del credito d’imposta maturato).


IMPORTO MASSIMO CEDIBILE
L’importo massimo cedibile è pari ad Euro 50.000,00, fermo restando che il totale dei crediti ceduti dallo stesso Cliente a Poste Italiane, comprensivo di quelli ceduti anteriormente alla data del 03/10/2023 (giorno di riapertura del servizio) non potrà superare il limite precedentemente in vigore e pari ad Euro 150.000,00. Di seguito alcuni esempi semplificativi:
1) Cliente che non ha mai ceduto nulla a Poste Italiane: potrà cedere crediti d'imposta fino ad un massimo complessivo pari ad Euro 50.000,00 in una o più pratiche di cessione.
2) Cliente che prima della riapertura del servizio ha ceduto Euro 120.000,00 di crediti d’imposta a Poste Italiane: potrà cedere ulteriori crediti d'imposta fino ad Euro 30.000,00 in una o più pratiche di cessione raggiungendo un massimo complessivo ceduto a Poste Italiane pari ad Euro 150.000,00.

DOCUMENTAZIONE RICHIESTA (ELENCAZIONE NON ESAUSTIVA)
- Copia delle asseverazioni relative ai lavori eseguiti cui fa riferimento il credito d’imposta oggetto di proposta di cessione.
- Dichiarazione dell’asseveratore relativamente all’effettivo svolgimento dei lavori ed alla congruenza degli stessi rispetto al valore dell’immobile. È obbligatoria l’apposizione del timbro professionale.
- Per ogni Tecnico Asseveratore copia della Polizza assicurativa di R.C. Professionale comprensiva della copia del suo documento di riconoscimento e del tesserino professionale.
- Contratti di appalto o di prestazione d'opera sottoscritti tra i soggetti che hanno realizzato i lavori ed il committente.
- Titolo edilizio abilitativo degli interventi (es. CILA/CILAS/SCIA).
- Notifica preliminare dell'avvio dei lavori all'Azienda Sanitaria Locale con relativa ricevuta di trasmissione.
- Autodichiarazione del cedente in forma libera che attesti la sussistenza di tutti i requisiti di legge, pro tempore vigenti, per la spettanza della detrazione e per la cedibilità.
- Nel caso di interventi di efficienza energetica, la documentazione prevista dall'articolo 6, comma 1, lettere a) e c) del DM del 6 agosto 2020 (GU n. 246 del 5 ottobre 2020):
  1) relazione tecnica depositata presso il comune di cui all'art. 8, comma 1, del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192 (ex legge 10/91) munita della relativa ricevuta di deposito;
  2) APE (Attestato di Prestazione Energetica) nei casi e con le modalità di cui all'art. 7 del DM del 6 agosto 2020 (GU n. 246 del 5 ottobre 2020).
- Nel caso di interventi su parti comuni di edifici condominiali, delibera condominiale di approvazione dei lavori e relativa tabella di ripartizione delle spese tra i condomini.
- Copia dei bonifici cd “parlanti” da cui risulti: la causale del versamento (per detrazioni fiscali), il codice fiscale o partita IVA del soggetto a favore del quale è effettuato il pagamento ed il codice fiscale del soggetto beneficiario che ha ordinato il bonifico.
- Copia dei bonifici cd "parlanti" riportanti il codice fiscale del condominio ed il codice fiscale dell’amministratore del condominio, o nel caso di condominio minimo il codice fiscale del condomino   incaricato (nel caso di pagamenti relativi a lavori effettuatu su parti comuni       . degli edifici condominiali)
- Certificazione dell’amministratore del condominio o del condomino incaricato, che attesti la titolarità della detrazione per il beneficiario della detrazione che richiede la cessione (nel caso di pagamenti relativi a lavori effettuati su parti comuni degli edifici condominiali).
- Copia delle Fatture, ricevute o altri documenti comprovanti le spese sostenute e un prospetto riepilogativo di quadratura con i bonifici.
- Copia di documentazione che dimostri la capacità reddituale del beneficiario della detrazione che richiede la cessione, ai fini del sostenimento delle spese dei lavori (alternativamente: ultima busta paga; ultima dichiarazione dei redditi, necessariamente con le ricevute di        presentazione; ultimo cedolino della pensione oppure ultima Certificazione Unica).
- Visura catastale storica attestante l’effettivo diritto di proprietà sull’immobile oggetto di intervento alla data di sostenimento delle spese dei lavori (ovvero la domanda di accatastamento nel caso di immobili non ancora censiti).