Slitta al 16 gennaio 2024 il versamento della seconda rata di acconto 2023 da parte di imprese e professionisti che hanno dichiarato, nell'anno d'imposta 2022, ricavi o compensi di ammontare non superiore ad Euro 170.000,00. L’articolo 4 del Dl 145/2023 (collegato alla manovra 2024) prevede difatti, per il solo anno d'imposta 2023, il differimento del versamento della seconda rata di acconto (con esclusione dei contributi previdenziali) dal 30 novembre 2023 al 16 gennaio 2024 con facoltà di rateizzo in cinque rate mensili di pari importo maggiorate degli interessi nella misura del 4% annuo (articolo 20, comma 2, del Dlgs 241/1997 e articolo 5, comma 1, del Dm 21 maggio 2009).
Per imprenditori individuali e lavoratori autonomi con partita Iva (anche minimi e forfettari), l’opzione per il versamento rateale richiederà pertanto di effettuare i versamenti alle seguenti date:
• 16 gennaio 2024;
• 16 febbraio 2024;
• 18 marzo 2024 (il 16 cade di sabato);
• 16 aprile 2024;
• 16 maggio 2024.
La norma non interviene su percentuali e modalità di versamento dell’acconto che, pertanto, potrà essere conteggiato come di consueto sulla base del metodo storico ovvero del metodo previsionale. Proprio il nuovo calendario lascia maggior spazio all’utilizzo del metodo previsionale che, considerate anche le modalità di determinazione del reddito imponibile per professionisti e piccole imprese, può essere individuato già nella prima parte del 2024 in particolare da parte delle partite Iva prive di personale dipendente. Dal Dl 145/2023 non emergono peraltro vincoli al pagamento rateale di tutti gli acconti e, quindi, si ritiene che questi possano essere cessati una volta determinato che il carico impositivo non eccede quanto già versato.
23 Ott 2023