Si è conclusa così la prima settimana di pagamenti dell’assegno unico universale, la nuova misura di sostegno per le famiglie con figli a carico. Da un lato c’è chi riceve gli importi senza disguidi, dall’altro emergono le prime anomalie e criticità sulle istruttorie. Circa 18mila istanze, in particolare, sono state segnalate al centro di controllo antifrode dell’Inps per verifiche.

Le erogazioni in corso riguardano gli oltre 3 milioni di domande inviate entro il 4 marzo scorso per un totale di circa 5 milioni di figli dichiarati: l’Inps ha fatto sapere che la quasi totalità (circa il 98%) sono state accolte e che gli importi spettanti verranno versati entro la fine del mese. Per circa 200mila domande è stata invece richiesta un’istruttoria aggiuntiva (potrebbe essere chiesto al cittadino qualche documento in più, ad esempio per accertare i requisiti dei figli maggiorenni) che l’Inps si propone di concludere presto.

Alcuni beneficiari hanno ricevuto solo il minimo di 50 euro per figlio nonostante un Isee inferiore a 40mila euro. Sono moti difatti i richiedenti che hanno presentato istanza per l’assegno senza avere ancora calcolato l’indicatore, ottenuto solo in un secondo momento. E il risultato della Dsu presentata nei termini (cioè entro il 28 febbraio) non è stato “agganciato”, anche se il controllo sulla fascia Isee è stato uno degli ultimi effettuati dall’istituto per calcolare gli importi. Per questo motivo Inps ricorda che «la presenza dell’indicatore sarà verificata ogni mese» e che «gli arretrati saranno erogati a conguaglio con gli assegni successivi a marzo. In seguito si definirà se erogarli ogni mese, oppure alle scadenze di giugno, settembre e dicembre».

Un’altra criticità è stata segnalata dagli avvocati e riguarda la questione dei "coniugi in lite". La procedura difatti consente sempre l’opzione “ripartita” al 50% tra i genitori. Tuttavia l’Inps non può sapere se il giudice ha disposto l’attribuzione degli aiuti al 100% ad uno dei due genitori. Ed in caso di conflittualità, sarà necessario far valere la decisione presso gli uffici, consegnando l’eventuale sentenza per poter chiedere la revoca della richiesta presentata dall’altro genitore e vedersi infine riconosciuta l’intera somma.

Si ricorda infine che le domande pervenute dal 5 al 31 marzo in poi, invece, verranno in pagamento entro il mese successivo, tra il 15 e il 21 aprile. Sempre ad aprile riceveranno per la prima volta l’assegno unico (riferito alla mensilità di marzo) i beneficiari del reddito di cittadinanza con figli raggiunti dalla nuova misura: per loro è prevista l’integrazione “automatica” degli importi erogati tramite Rdc, ma si attende ancora la circolare Inps con i dettagli.


26 Mar 2022